L'architettura impossibile dei videogiochi – editoriale

C’è un detto in architettura che nessun edificio è impossibile da costruire, solo che non è stato ancora costruito. Le strutture possono essere impossibili nel qui e nell’ora, ma hanno il potenziale per esistere se si dà loro una giusta quantità di tempo e il corretto sviluppo tecnologico, che si tratti di un paesaggio urbano futuristico, di una megastruttura interspaziale o delle rovine di una civiltà aliena.

Tuttavia, ci sono anche edifici che sfidano le leggi fisiche dello spazio. Il problema non è che non potrebbero esistere, ma che non dovrebbero esistere. Le loro forme si piegano e si deformano in modi impensabili: strutture oniriche che spingono la logica dello spazio fino al punto di rottura.

Il Mausoleo di Porsenna è un edificio leggendario edificato per ospitare il corpo del re etrusco. Quattrocento anni dopo la sua costruzione, lo studioso romano Marco Terenzio Varrone ha fornito una descrizione dettagliata dell’antica struttura. Una gigantesca base di pietra alta 50 piedi al di sotto della quale giaceva un “inestricabile labirinto” e in cima cinque piramidi. Al di sopra un disco bronzeo, altre quattro piramidi, una piattaforma e poi le ultime cinque piramidi. La struttura dipinta da Varrone è costituita di forme impilate su altre forme, quasi una selvaggia esagerazione.

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