Steam assieme ad altri cinque publisher (Bandai Namco, Capcom, Focus Home, Koch Media e ZeniMax) è sotto accusa da parte della Comunità Europea per via dei blocchi geografici che impedirebbero il libero mercato tra gli stati membri dell’UE, apprendiamo da Resetera.
L’Unione Europea ha infatti emanato, con il regolamento 302/2018, di fatto il divieto di imporre blocchi geografici anche per quanto riguarda il commercio digitale, per cui in base a questa legge, introdotta proprio lo scorso dicembre, non può essere impedito ad un cittadino comunitario di effettuare i suoi acquisti su siti web di altri stati dell’Unione Europea.
A seguito delle indagini preliminari della Commissione Europea è risultato come i suddetti publisher violino questo principio, impedendo la vendita di key digitali di videogiochi da un paese UE all’altro e stipulando di fatto accordi tra di loro e con non meglio precisate terze parti.
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